Un anno è già passato

Caro lettore,
perché non iniziare, ancora una volta, scusandomi? Perché no? #lifestooshortnottodoit
Avrei dovuto scrivere questo post parecchio tempo fa, ormai più di un mese fa: quando è finito l'anno scolastico. La fretta, l'estate, il sole, la pasta, la noia, gli impegni, gli amici e tante altre cose me l'hanno impedito. 
Con questo post voglio anche riportare questo blog su una dimensione molto più personale. Ci tengo che tu capisca che cosa significa un anno di Collegio. Molti dicono che noi UWCer ce la tiriamo un po'; non credo sia così: nella maggior parte dei casi crediamo davvero ciò che diciamo e raccontiamo davvero ciò che succede realmente nelle nostre bolle UWC.
Il primo anno è stato parecchio difficile. Quando c'erano le selezioni ho detto a molti ragazzi che avevano intenzione di provare ad entrare al Collegio "non credere di non essere abbastanza"; devo ammettere però, che molte volte l'ho pensato io stesso. Adattarsi ad un sistema valutativo, scolasticamente, sociale e culturale diverso dal proprio non è mai una passeggiata. Durante questo anno, molte volte, ho sentito come se dovessi dimostrare qualcosa agli altri, presentarmi bene, meglio di quanto fossi, o di quanto pensavo di essere, Ho, poi, però, capito che essere me stesso era ciò che mi aveva portato lì. E che a nessuno importa mai troppo degli altri, grazie a Dio, siamo tutti abbastanza egoisti ed egocentrici da non passare le giornate a riflettere su come si presentano gli altri.
Adattarsi alla scuola è stato complesso. Credo, però, che il tempo sia la miglior cura per tutto, aspettare è la cosa migliore in molti casi.
Stando calmo. aspettando, mi sono chiarito le idee e il resto dell'anno è stato più facile. E anche più bello. La libertà che ho sentito quando al Collegio è stata splendida. La libertà più totale di essere sé stessi, di vestirsi, comportarsi, dormire, parlare e scegliere come diavolo si vuole senza che a nessuno venga in alcun modo in mente di giudicare, discriminare o escludere in base a ciò. Vedere, riconoscere questa libertà non è una cosa immediata e so per certo che non riesce a tutti. Una volta  vista e goduta, la libertà è dolce come solo le cose semplici sanno essere. E' bella come solo le cose intimamente belle sanno essere; quelle che hanno la bellezza preziosa e nascosta che va ricercata, trovata, apprezzata e goduta impegnandosi per ottenerla.
Quello trascorso, quei dieci mesi di Collegio che sono appena finiti, sono stati molto significativi; sono stati i mesi di:
Elliot, il mio compagno di stanza
Hoolia
Bella
Isa
Decisamente Pablo
Le isole
Le bufere di neve
I toast
I tortellini
I polsi slogati dopo cadute sul ghiaccio
e tante altre cose, persone, amicizie, mezzi amori, paste col tonno e altre cose che temo non avrebbe senso per te leggere...
Ora, è proprio il caso che vada, a presto.

Luca.

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