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Visualizzazione dei post da 2016
Dove? Caro lettore,  ciao. Il fatidico, tragico, temutissimo "Third Term" è finito. Finalmente. Tutti gli studenti IB lo detestano e ne hanno paura. Ci sono state un sacco di cose da fare. E' stato stressante. E' stato pesante. Abbiamo dovuto finire tutti gli Internal Assessment (delle specie di ricerche o report su di un argomento a piacere nelle diverse materie); ce ne è una per materia. E l'EE. L'Extended Essay: la tesi di maturità. Quattromila parole sul perché le donne non possono essere oridnate sacerdoti nella Chiesa Cattolica. L'argomento l'ho scelto io. E' stato piuttosto interessante, anche se snervante. Ora è tutto finito. Sono sollevato, anche un po' deluso. Lo stress è finito e ora posso dedicarmi alle domande per l'università: decidere dove e cosa studiare. Mi dispiace anche, però, che tre quarti della mia esperienza UWC se ne siano andati. Finiti. Me li sono goduti abbastanza? Ho fatto del mio meglio? Sono stato la
Un anno è già passato Caro lettore, perché non iniziare, ancora una volta, scusandomi? Perché no? #lifestooshortnottodoit Avrei dovuto scrivere questo post parecchio tempo fa, ormai più di un mese fa: quando è finito l'anno scolastico. La fretta, l'estate, il sole, la pasta, la noia, gli impegni, gli amici e tante altre cose me l'hanno impedito.  Con questo post voglio anche riportare questo blog su una dimensione molto più personale. Ci tengo che tu capisca che cosa significa un anno di Collegio. Molti dicono che noi UWCer ce la tiriamo un po'; non credo sia così: nella maggior parte dei casi crediamo davvero ciò che diciamo e raccontiamo davvero ciò che succede realmente nelle nostre bolle UWC. Il primo anno è stato parecchio difficile. Quando c'erano le selezioni ho detto a molti ragazzi che avevano intenzione di provare ad entrare al Collegio "non credere di non essere abbastanza"; devo ammettere però, che molte volte l'ho pensato io st
Una nuova estate Caro lettore, grazie per continuare a seguire questo blog nonostante l'incostanza degli aggiornamenti. Finite le scuse ad inizio del post che, purtroppo, sembrano essere diventate la caratteristica di questo blog, posso cominciare. Sono tornato in Italia ormai quasi quattro settimane fa. Il Bel Paese non mi è sembrato molto diverso dal solito, anzi, praticamente lo stesso. L'Italia sembra a volte il bambino un po' paffuto che nelle gite scolastiche resta un po' indietro; si stacca dalla comitiva di altri studenti e si lascia distrarre da ciò che vede attorno. Le maestre hanno bisogno di riprenderlo ogni tanto e fare in modo che cammini in fretta, raggiunga gli altri e non si perda. Non mi piace affatto questa visione del mio paese, se fosse il paffutello della classe, sarebbe anche quello che disegna meglio, che si veste meglio e che ha decisamente i migliori panini per la merenda. Ad ogni modo, è bello vedere come l'estate congeli l'I
Moscerini Caro lettore, Cara lettrice, perdona la mia assenza in  questi lunghi mesi. Mentre ero impegnato a non tenerti informato sono successe molte cose. Gli esami finali di italiano, nuovi amici e molto più sole.  La neve si è sciolta totalmente solo a metà Aprile ma, come succede con tutte le cose seccanti a cui si fa l'abitudine col tempo,  mi sono presto dimenticato come fosse uscire al mattino facendo attenzione a non scivolare, a slogarsi il polso cadendo sul ghiaccio e a vedere il fiordo con ghiacciato dalla finestra. Ora dalla finestra vedo che il fiordo si è sghiacciato da tempo. Nel frattempo, i secondi anno se ne sono andati dal campus e la loro esperienza allo UWC si è conclusa. E' stato sorprendentemente triste vederli partire, Dopo una cerimonia di maturità con discorsi strappalacrime e un rituale di abbracci e addii infinito, non mi ero ancora commosso. Solo vedendo il pullman fuori dall'edificio principale del Collegio mi sono reso conto che
Troppo e troppo poco Ciao, caro lettore (o lettrice), le ultime sono state molto intense e tutte dedicate alla vita accademica del Collegio. Mi sembrava di essere tornato ai bei vecchi tempi in Italia... Ad ogni modo, il tempo è passato molto, troppo velocemente. Mancano soltanto nove settimane o poco meno alla fine dell'anno. Il primo anno sarà finito. Avrò già passato qui metà della mia esperienza UWC. Troppo poco tempo! Non ho ancora parlato con tutti i miei co-anno, non sono ancora andato a camminare in cima alla montagna dal nome impronunciabile qui accanto al Collegio. Che tristezza.  Tra meno di sei settimane, invece, saranno i secondi-anno ad andarsene. Poi, la mia generazione, sarà nel limbo tra i due anni, fino ad Agosto. Che paura. Sinceramente, io credo che avrò una paura matta quando sarà al loro posto. Da oggi fino alla Graduation non avranno tempo per altro che studiare, le ore di sonno si ridurranno e mangerò sempre meno. Al loro posto io starò a rimpiang
Pff... primi anno... Ciao, caro lettore, oggi è il primo giorno di vacanza, la Easter Break è ufficialmente cominciata. Mi sono svegliato con la calma più assoluta e facendomi coraggio mi sono alzato e sono uscito da quel morbido torpore tipico del letto in cui ci si sveglia al mattino. Ho messo su l'acqua per la pasta. Questa mattina sembrava una di quegli inizi di giornata estivi: il sole, il non sapere che fare, il trovarsi un'attività spiacevolmente lunga ma utile. Se fossi stato a casa, d'estate, avrei portato fuori la spazzatura o avrei messo in ordine i miei libri di scuola su una scansia. Non ho fatto molto, oggi, ma mi sento soddisfatto e tranquillamente ottimista, vivacemente felice. E' probabile che sia perché questo pomeriggio ho scoperto chi sarà uno dei due primi anno che verranno a studiare qui ad Agosto. Il mio primo anno viene dalla mia stessa città, Trieste. Frequenta la stessa scuola che frequentavo io. Ero, in qualche modo, presente qu
Tende arancioni Ciao, caro lettore, "pausa, break, momento relax" chiamalo come vuoi, ma è questo il tipo di situazione in cui ti scrivo adesso. Sto preparando la mia presentazione per italiano self-taught, materia che seguo e il cui programma si completa in un anno, indi per cui c'ho l'esame questa domenica! Non è niente di tremendo, a quanto pare, ma bisogna lavorare. Ho comunque deciso di prendere una pausa, però. Un paio di minuti per rilassarmi e condividere i miei pensieri di questo momento.  Non so se sei stato abbastanza fortunato per vedere il mio ultimo post, quello che avevo pubblicato circa una settimana fa e ho poi eliminato; non ti dirò di che cosa parlava, ti racconterò solo che parlandone con alcuni amici di qui mi sono reso conto della sua inutilità e pericolosità. D'altra parte, non avrebbe fatto alcuna differenza a te, caro lettore, sapere quel genere di cose, soltanto se verrai qui a studiare, sarò ben felice di raccontartele. Ad o
Più che una tragedia nazionale Caro Giulio, ti chiedo scusa se mi permetto di commentare sulla tua triste morte; che nella sua natura dovrebbe essere intimamente riservata ma per le circostanze non lo è mai; tanto meno nel tuo caso. Mi sono sempre opposto a coloro che cercano di attrarre l'attenzione su di sé quando una tragedia succede a qualcun altro e tentano di cavarci qualcosa dalla disperazione altrui. Ho deciso, tuttavia, di parlare di te e, lo dico chiaramente, di me, in questa triste occasione sul mio blog. Avrei potuto farlo da qualche altra parte ma considero facebook una piattaforma troppo egocentrica e ipocrita perché il mio messaggio non sembri un tentativo ugualmente ignobile come quello di quelle persone opportuniste. Non ti conoscevo, non ti ho mai conosciuto eppure oggi mi sento oppresso dal pensiero di te, della tua giovane, interessante e impegnata vita. Stroncata molto prima di quanto avrebbe dovuto.  Frequentavi il Liceo Petrarca a Trieste: la m