Considerazioni sull'RCN UWC

Ciao caro lettore,
prima di tutto voglio chiederti scusa per non averti scritto tutto questo tempo. Credimi quando ti dico che questo tempo mi è servito per riflettere.
Sento che sarà un lungo post quindi mi sembra doveroso procedere con ordine.
L'ultima volta che ti ho scritto ti ho parlato della compostezza della mia partenza. La mia co-year italiana qui, con la quale sono partito, ha avuto tutto un'altro genere di addio/arrivederci, Ma non mi sembra giusto parlare di lei. Il suo passionale, visibilmente emotivo, addio è stato bello da vedere. Nel profondo, credo, mi sia dispiaciuto non aver provato alcuna sensazione forte di dispiacere quel giorno. Io ero semplicemente contento. Felice. Sereno.
Mi è dispiaciuto, però, perché sto cominciando a provare quelle sensazioni ora. 
MI MANCA CASA,
Mi manca la bora: il vento impietoso che soffia sulla mia città; non poterlo sentire violento in faccia mentre vado a scuola; farmi togliere il respiro dalla sia velocità. Mi mancano le tende arancioni del soggiorno dove studiavo. Il tè coi biscotti Mulino Bianco. Mi manca la mia famiglia, così difficile da sopportare a casa e così disperatamente lontana da qui. 
Ma non voglio che tu creda che io qui sono triste. Sono felice. Mi sono ambientato molto bene e ho stretto amicizia con molte persone. Ho cominciato a capire di più riguardo a che cos'è nella realtà il Collegio del Mondo Unito e chi costituisce la sua fauna nel Red Cross Nordic UWC,
Le persone sono molto varie: si va dagli musulmani occidentalizzati, a quelli più osservanti della tradizione, dai nazionalisti a chi crede che gli stati non dovrebbero più esistere, da chi crede che lo sviluppo economico sia più importante della tutela ambientale a chi vorrebbe abbattere le fabbriche e far tornare tutti a vivere in campagna. 
Personalmente, mi sono riscoperto molto affezionato all'Italia. Amo il mio paese, Non è retorica questa frase, Non c'è una volta (e dico una) che mentre ascolto il "Va Pensiero" non mi venga la pelle d'oca. Tento di far capire a tutti qui il valore dell'Italia. Non nel cibo, non nella musica. Ma nelle profonde radici culturali di mezzo pianeta; tra Europa ed ex-colonie europee. 
Racconto che siamo la seconda potenza manifatturiera europea seconda solo alla Germania e che abbiamo un capitalismo non meritocratico, ma piuttosto ricco. 
In generale le persone sono piuttosto disposte ad ascoltarmi anche se mi aspettavo di discutere di politica moto di più. Le persone qui sono tutte estremamente informate sulla politica internazionale e su quella interna al proprio paese ma se ne parla poco. Ogni tanto qualche battuta su Putin, Donald Trump e Berlusconi. Mi sorprende però quanto conoscano anche Mussolini.
I pregiudizi sugli altri paesi sono in un certo senso come le leggende: hanno un fondo di verità. I norvegesi sono effettivamente tutti ricchi (anche se solo per il 90 % biondi), gli inglesi si vestono alla cazzo, i latini hanno il sangue caldo e i tedeschi sono tremendamente tedeschi. 
Mi dispiace  molto per i tedeschi: si vede molto, ogni giorno, quanta antipatia la Germania si sia storicamente e recentemente procurata in Europa e nel mondo.
In generale le persone qui sono piuttosto intelligenti e sveglie ("sgaie" diremmo a Trieste). Si va, tuttavia, dagli idealisti più scioccanti (e, personalmente, anche un po' sciocchi) ai realisti sconcertanti che a parlarci di politica ti verrebbe di appenderti ad un albero. 
In questo senso, sono molto soddisfatto e felice di essere qui allo UWC. Non si trovano solo "leftist people" ma individui con una testa pensante e cosciente con idee politiche assolutamente diverse l'una dall'altra.
Per quanto riguarda gli ideali UWC nella vita qui, invece, vorrei fare un discorso separato,
Stando leggendo questo blog mi aspetto che tu già li conosca (almeno a spanne). 
Gli ideali UWC si sentono poco. A volte, manco si sentono. 
Questo non vuol dire che la vita qui, il rapporto sociale sia contrario agli ideali UWC, ma solo che viviamo in un mondo diverso da quello di cinquant'anni fa.
Mi spiego, quando ne fu concepita l'idea e fu fondato il primo Collegio il mondo era un luogo piuttosto diverso. Non c'era internet e tanto meno la globalizzazione e occidentalizzazione. C'erano un sacco di popoli,  persone e culture che senza quella scuola non si sarebbero mai incontrate, mai conosciute, mai avrebbero saputo della reciproca esistenza. E del reciproco valore. Per molte delle persone qui, invece, le cose sono diverse oggi. Molte persone qui hanno cambiato diverse nazioni di residenza nel corso della loro vita e in generale l'Unione Europea ha contributo moltissimo a far conoscere gli europei agli europei. Il modo di vivere della classe media ghanese non è radicalmente diverso da quello della classe medio-bassa portoghese.
Con questo ragionamento non voglio dire che il progetto UWC abbia perso senso, anzi, solo che non è così straordinariamente innovativo come in passato. 
In generale direi che il Collegio del Mondo Unito offre l'opportunità di studiare all'estero, lontano da casa, in un contesto internazionale, con professori molto qualificati e con esperienze internazionali, con ragazzi intelligenti e rispettosi dell'un l'altro, apre molte porte per il futuro e rende i propri studenti consapevoli del relativismo conoscitivo e culturale. 
Ogni tanto, nel tempo libero, capita anche di capire qualcosa delle altre culture. 
Forse è proprio così che dev'essere però: un processo lento e naturale, non forzato e sospinto. 
Ad ogni modo, riconosco che senza lo UWC non avrei mai imparato a dire "buon compleanno e benvenuto all'inferno" in finlandese, non avrei praticato ogni giorno il mio spagnolo e di certo, non avrei conosciuto la prospettiva britannica sull'UE da parte di un ex-membro dello UKIP. 
Ecco, vedi, ti ho raccontato un po' come vanno le cose qui. Voglio ricordarti che oggi è stato pubblicato il Band per il biennio 2016-18. Non esitare a contattarmi (puoi scrivere nei commenti) per avere qualche informazione e consiglio in più.
A presto (spero),

Luca.

Commenti

  1. Grazie Luca! Mi permiti di seguire i tuoi pensieri e di collegarmi con il movimento che mi ha aperto tante porte come hai scritto tu, e mi ha datto amicizie di vita. Pancho UWCAD '05

    RispondiElimina
  2. Ma va bien venuto all'inferno, mi ha preso la ridarella!!

    RispondiElimina
  3. Ciao, anch'io vengo da Trieste e attendo di presentarmi, questo sabato alle selezioni del UWC di Duino; sono molto agitata, visto che mi rendo conto del l'opportunità che mi si apre davanti e mi piacerebbe moltissimo entrare! So che ci sono test di cultura generale, ma mi ritengo molto ignorante in materia, rendendomi conto di non sapere i nomi di magistrati o date precise; volevo chiederti quanto questo test, o comunque quanto queste conoscenze contino sulla valutazione e selezione. Grazie!

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog